La Destra e il “caso italiano”. Appunti per una storia 1960-1986

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Adalberto Baldoni

NOI RIVOLUZIONARI

SETTIMO SIGILLO EDIZIONE

Giugno 1986

Brossurato

978-88-3207-825-1

Si parla di Sergio Ramelli nelle pagine 14, 41, 172, 203, 205, 206, 252 e 279


Note di copertina

Questo volume è il primo tentativo, da destra, di esaminare gli avvenimenti ed i fenomeni sviluppatisi in Italia a partire dal 1960 – Panno della caduta del governo Tambroni sostenuto dai missini – ai giorni d’oggi.
Nei primi anni Sessanta, quando è in via di esaurimento il “miracolo economico”, la De apre a sinistra, permettendo ai socialisti di entrare nel governo mentre i comunisti rimangono fedeli alla strategia delineata da Togliatti fin dal 1944, quella cioè del dialogo con i cattolici. Ma prima la contestazione giovanile del ’68, poi l’autunno caldo del ’69, determinano sensibili cambiamenti nel tessuto sociale e politico del nostro Paese oltre che nel costume degli italiani. La rivolta del Sessantotto incide profondamente soprattutto nella mentalità delle giovani generazioni, contrarie alla civiltà del consumismo e dei robot.
Sono gli accordi governo-sindacati-confindustria, all’indomani dei massicci e virulenti scioperi dell’autunno caldo, a causare la nascita del partito armato, quale reazione alla politica riformista della sinistra storica. Iniziano gli “anni di piombo”, contrassegnati dalle stragi di Stato, dalle azioni terroristiche delle Br, di Prima linea e degli autonomi, dall’oscuro assassinio di Moro, dalle torbide manovre del Palazzo contro la destra che si vuole ridimensionare (scissione del ’76) ed intimidire (attentati, omicidi, aggressioni). In questo periodo, tanti giovani di sinistra come di destra, prendono la “via più corta”, nella speranza di rovesciare il regime. Ma non cambia nulla.
E proprio necessario, per modificare l’assetto istituzionale od operare una radicale trasformazione della società, imboccare la strada della lotta armata? Può mai una rivoluzione, senza idee-forza e un valido retroterra culturale affermarsi soltanto con la violenza? E chi sono, effettivamente gli autentici rivoluzionari? Questo volu¬me tenta di dare una risposta a questi interrogativi.

Adalberto Baldoni, giornalista parlamentare, laureato in pedagogia, è stato uno dei principali esponenti della giovane destra negli anni Sessanta e all’inizio degli anni Settanta. Per tre volte è stato eletto consigliere comunale di Roma nelle liste del Msi.


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