Questo brano, sempre estratto dalla musicassetta “Una canzone per Ramelli” di Lorani, ricorda come la sinistra usava l’omicidio di Sergio Ramelli come monito e minaccia, non solo sui muri (10, 100 1000 Ramelli) ma anche direttamente contro chi non accettava le loro imposizioni e il loro pensiero.

 

Sentire parlare loro
un unico coro
le stesse parole
insulti al Signore
viva la droga ed il femminismo
il libero aborto e magari anche il comunismo
vedere pugni chiudersi al vento
non siamo a scuola ma in un rosso convento.
Gridano tutti come degli ossessi
sembrano molti ma son sempre gli stessi
sembrano tutti dei cani arrabbiati,
tutti convinti, tutti malati …
Dicono che sia una democratica assemblea
ma tu che non la pensi come loro, cosa devi fare?
Devi star zitto ad ascoltare
tu non sei rosso e non devi parlare
e se parli, amico, poi son fatti tuoi.
Attento alle sranghe e ai manganelli
ricordati sempre di Sergio Ramelli
però, come noi, non arrenderti mai
se sei contro di loro
diglielo, vai,
diglielo, vai …