Scritta dal cantautore di Benevento Enzo Matarazzo, fu presentata nel corso di Campo Hobbit 1, a Montesarchio nel 1977, ma non venne mai pubblicata ufficialmente.

 

Tornavi a casa con i pensieri della tua età
alzasti gli occhi, guardasti il cielo
con il profilo, girasti l’angolo.
Avevi 18 anni e ti chiamavi Sergio
giovane idea e giovane vita
ed in quell’angolo bande di sciacalli
come avvoltoi ti vennero addosso.
Erano in dieci, forse erano in venti
ma non avesti tempo per contarli
e la tua vita finì quel giorno
in mezzo a quell’asfalto bruciato.

L’ultimo pensiero fu verso casa tua
tua madre che aspettava coi libri sullo studio.
E l’ultimo pensiero fu l’idea
per la quale tanto lottasti e tanto portasti in alto.
Ragazzi non piangete sul corpo insanguinato
qualcuno capirà e allora un assassinio sarà
l’inizio di libertà.
Grida più forte affinchè ti comprenda la storia
gridalo a tutti e poi gridalo al vento
e dillo a noi che ti stiamo ascoltando.

Camerata Ramelli anche se sei caduto altri mille hanno preso la tua fiaccola!